L'Australia mette in guardia i fornitori di Cripto ATM sui controlli antiriciclaggio mancanti

L'AUSTRAC, l'organismo di controllo australiano contro il riciclaggio di denaro, ha messo in guardia i fornitori di ATM Cripto per il mancato rispetto degli standard richiesti.

"La task force Criptovaluta dell'AUSTRAC ha scoperto che alcuni fornitori Cripto ATM potrebbero non avere i giusti controlli antiriciclaggio e antiterrorismo (AML/CTF) in atto", ha affermato l'agenzia di intelligence finanziaria in un comunicato di lunedì.

I fornitori Cripto devono registrarsi presso l'ente regolatore, monitorare le transazioni e completare i controlli "Know Your Customer" per rispettare la legge del 2006 contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo (AML/CTF).

L'Australia ha il numero più alto di Cripto ATM nella regione Asia-Pacifico, e il numero è in crescita. La nazione ne ha circa 1.600 in uso, rispetto ai soli 23 del 2019, ha affermato AUSTRAC.

Una task force istituita a dicembre "ha individuato tendenze preoccupanti e indicatori di attività sospette, tra cui transazioni che potrebbero essere collegate a truffe o frodi", ha affermato il CEO Brendan Thomas.

L'ente di controllo ha seguito le orme dei regolatori del Regno Unito nel tentativo di reprimere l'attività illegale Cripto ATM. Nel Regno Unito possono operare solo Cripto ATM approvate, e nessuna lo è stata. Il mese scorso la Financial Conduct Authority ha ottenuto una condanna a quattro anni contro Olumide Osunkoya, 46 anni, per aver gestito illegalmente una rete di bancomat Cripto .