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Le Bahamas potrebbero aver diretto transazioni FTX "non autorizzate", afferma la documentazione

La borsa afferma di avere prove credibili che le Bahamas hanno diretto l'accesso non autorizzato ai suoi sistemi dopo aver dichiarato bancarotta negli Stati Uniti.

(Leon Neal/Getty Images)
(Leon Neal/Getty Images)

Il fallito exchange Cripto FTX accusa il governo delle Bahamas di aver diretto l'accesso non autorizzato ai sistemi di FTX al fine di prelevare asset dopo che la società ha dichiarato bancarotta ai sensi del Capitolo 11 negli Stati Uniti. documenti depositati in tribunaledallo spettacolo di giovedì.

Il documento, depositato presso il tribunale fallimentare degli Stati Uniti per il distretto del Delaware, T specifica quali transazioni non fossero autorizzate o come fossero avvenute.

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L'accusa è stata inserita in un documento che contesta undenuncia presentata presso un tribunale di New York dai liquidatori delle Bahamas incaricati di supervisionare i beni di FTX. I liquidatori, nella loro dichiarazione di fallimento ai sensi del capitolo 15, che si applica ai casi di bancarotta che richiedono la cooperazione tra tribunali statunitensi e stranieri, avevano chiesto al tribunale statunitense di trasferire il controllo dei procedimenti alle Bahamas, dove l'impresa Cripto aveva la sua sede centrale.

Nella documentazione depositata giovedì da FTX, si chiedeva alla corte di ordinare il trasferimento del caso del capitolo 15 dal tribunale di New York al Delaware, nel tentativo di "porre fine al caos" che circondava i complessi procedimenti che coinvolgevano le numerose entità di FTX che chiedevano protezione dalla bancarotta, in modo che tutti i procedimenti potessero "svolgersi in un'unica sede".

Nonostante la volontà di FTX di porre fine al caos, le sue accuse contro il governo delle Bahamas rischiano di aggiungere ulteriore disordine alla vicenda.

I debitori "hanno prove credibili che il governo delle Bahamas è responsabile di aver diretto l'accesso non autorizzato ai sistemi dei debitori allo scopo di ottenere asset digitali", dopo che venerdì scorso è iniziata negli Stati Uniti una procedura legale, si legge nel deposito attribuito a FTX Trading.

"Sembra che la sospensione automatica sia stata ignorata, nientemeno che da un attore governativo", si legge nella documentazione, riferendosi alle norme fallimentari che impongono il congelamento dei beni finché non possono essere divisi tra i creditori.

L'atto cita "testi registrati e verificati" dell'ex CEO di FTX Sam Bankman-Fried e del co-fondatore Gary Wang, redatti in relazione a un'indaginein un hackche si sono verificati nel fine settimana successivo alla dichiarazione di fallimento.

Continua a leggere: Il nuovo capo di FTX condanna la gestione del Cripto Exchange durante il mandato di Sam Bankman-Fried

AGGIORNAMENTO (17 novembre, 15:28 UTC):Aggiunge ulteriori dettagli nel resto dell'articolo.

Jack Schickler

Jack Schickler was a CoinDesk reporter focused on crypto regulations, based in Brussels, Belgium. He previously wrote about financial regulation for news site MLex, before which he was a speechwriter and policy analyst at the European Commission and the U.K. Treasury. He doesn’t own any crypto.

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Sandali Handagama

Sandali Handagama is CoinDesk's deputy managing editor for policy and regulations, EMEA. She is an alumna of Columbia University's graduate school of journalism and has contributed to a variety of publications including The Guardian, Bloomberg, The Nation and Popular Science. Sandali doesn't own any crypto and she tweets as @iamsandali

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