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I brevetti depositati da Sony lasciano intendere che stanno lavorando su hardware per il mining Cripto
Secondo documenti appena pubblicati, il colosso giapponese Tecnologie Sony vuole brevettare due approcci all'hosting e alla manutenzione delle blockchain.
Secondo documenti appena pubblicati, il colosso giapponese Tecnologie Sony intende brevettare due approcci hardware per l'hosting e la manutenzione delle blockchain.
I due documenti depositati da Sony sono intitolati "Nodo elettronico e metodo per la gestione di un registro distribuito" E "Dispositivo e sistema," rivelando per la prima volta che l'azienda sta lavorando su concetti hardware correlati alla blockchain. Hanno anche creato le premesse affinché l'azienda possa potenzialmente includere questi dispositivi in un futuro prodotto.
In passato, come precedentemente riportato da CoinDesk, la società tecnologica ha depositato domande di brevetto incentrate principalmente sui casi d'uso della tecnologia, tra cui gestione dei dati educativi E sicurezza.
La prima applicazione include due elementi: un nodo hardware e un metodo per mantenere la blockchain, che descrive ripetutamente come un "processo di mining". In effetti, in ONE delle incarnazioni dell'invenzione proposta, i nodi gestirebbero una rete simile a quella di bitcoin, che è una rete ad accesso aperto con un token.
Come spiega l'applicazione:
"Il registro distribuito può essere una blockchain, che può essere basata, ad esempio, sui principi utilizzati per la blockchain Bitcoin o simili. Il registro distribuito utilizza meccanismi di mining e proof-of-work e può utilizzare un qualche tipo di ricompensa (valuta), come Bitcoin come valuta e/o come ricompensa per l'esecuzione del mining. Inoltre, il registro distribuito può utilizzare meccanismi di consenso per garantire che tutti i nodi elettronici abbiano un consenso sul registro distribuito."
Questo T significa che Sony stia lanciando la sua Criptovaluta. Ma qui, sembra che Sony stia lasciando la porta aperta alla possibilità, affermando che la sua proposta di invenzione potrebbe servire a quello scopo.
Nella seconda applicazione, "Dispositivo e sistema", Sony si concentra sui rischi per la sicurezza in una rete composta solo da un numero limitato di nodi.
Poiché "il numero di dispositivi che accedono e contribuiscono al registro distribuito potrebbe essere piccolo, tanto da causare problemi di sicurezza", Sony propone essenzialmente di aumentare tale numero tramite l'uso di nodi virtuali. Il dispositivo proposto in tale deposito "[ospiterà] una pluralità, ad esempio 10, 100 o persino migliaia di nodi virtuali, in modo tale che il numero di nodi virtuali potrebbe essere molto più alto, ad esempio dieci volte maggiore, rispetto al numero [totale] di dispositivi".
In definitiva, le osservazioni sembrano meno focalizzate sul tipo di registro distribuito e più sull'hardware e sui metodi operativi stessi. Sony indica che le reti potrebbero essere pubbliche o private e potrebbero basarsi sul software Sony o su "tecnologie di database distribuite come Hadoop", come afferma ONE dei documenti.
Immagine Sonytramite Shutterstock