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Il caso di frode ICO di AriseBank potrebbe coinvolgere altre parti
Da un fascicolo depositato in tribunale emerge che il curatore fallimentare nominato dalla SEC per AriseBank sta ricercando asset non dichiarati e sta indagando sul coinvolgimento di terze parti.
Il curatore fallimentare di AriseBank, l'emittente ICO del Texas al centro di un caso di frode sui titoli, sospetta che i co-fondatori dell'azienda non siano stati del tutto disponibili a divulgare le informazioni patrimoniali,documenti spettacolo.
Secondo un rapporto di amministrazione controllata depositato questa settimana, i co-fondatori, Jared Rice Sr. e Stanley Ford, inizialmente non hanno rispettato un ordine del tribunale che richiedeva loro di rivelare tutte le loro proprietà e i beni posseduti daSorgereBank.
Al momento Ford si trova a Dubai, ma in seguito Rice ha acconsentito e il curatore fallimentare nominato per il caso, Mark Rasmussen, ha identificato 27,96 bitcoin, 196.131,04 dogecoin, 271,33 litecoin, 2.391.455,51 monete bitshares, 19.413,76 PIVX e 3.599,99 monete BitUSD, oltre ad altri fondi in valuta fiat, come asset.
Tuttavia, il documento recita più avanti:
"Il curatore ritiene che vi siano ulteriori beni delle entità sottoposte a procedura fallimentare di cui non ha preso possesso e potrebbe dover avviare azioni legali per riscuotere tutti i beni che appartengono alle entità sottoposte a procedura fallimentare."
La U.S. Securities Exchange Commission ha emesso un ordine di cessazione e astensione ad AriseBank, una "piattaforma bancaria decentralizzata" autodefinita, alla fine del mese scorso. L'agenzia ha successivamente accusato i fondatori di frode ed emissione di titoli non registrati in relazione alla loro vendita di token di gennaio.
La relazione sulla procedura fallimentare indica anche che il caso potrebbe estendere la sua portata oltre AriseBank e i suoi co-fondatori.
"Il curatore ha emesso molteplici citazioni in giudizio a terze parti per ottenere documenti e deposizioni testimoniali", si legge nel documento, che tuttavia precisa che non sono state intentate ulteriori azioni legali.
Un'altra rivelazione degna di nota contenuta nel documento è che Rasmussen non ha intenzione di liquidare le partecipazioni in Criptovaluta di AriseBank Estate, sebbene lo farà con altri asset "il cui valore di mercato potrebbe diminuire", come televisori, smartphone e computer, al fine di "massimizzare l'importo recuperato".
"Per ora il destinatario intende continuare a detenere la Criptovaluta nei portafogli del destinatario e non liquidarla. Il destinatario continuerà a valutare le sfide della liquidazione della Criptovaluta e a fare una raccomandazione alla corte come parte di un piano di liquidazione proposto", afferma il documento.
Rasmussen è pronto a presentare un altro rapporto entro aprile, che fornirà "ulteriori indicazioni in merito ai tempi di un piano di liquidazione definitivo".
Bitcoin con le manette immaginetramite Shutterstock