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La Cina si muove per reprimere gli schemi piramidali della valuta digitale
Il Ministero della Pubblica Sicurezza cinese ha dichiarato che prenderà di mira gli schemi piramidali presenti nel Paese, compresi quelli che presumibilmente coinvolgono le criptovalute.
Venerdì il Ministero della Pubblica Sicurezza cinese ha dichiarato che prenderà di mira gli schemi piramidali presenti nel Paese, compresi quelli che presumibilmente coinvolgono le criptovalute.
In una dichiarazione del 19 gennaio, il Ministero della Pubblica Sicurezza ha reso noto il suo piano per reprimere le truffe piramidali, o schemi finanziari in cui i partecipanti sono incoraggiati a vendere un qualche tipo di prodotto, sollecitando allo stesso tempo altri a creare reti di vendita proprie. Alcuni degli schemi piramidali di valuta digitale più noti includonoUna moneta, che, come riportato la scorsa settimana, è oggetto di una repressione internazionale condotta da più agenzie.
Il ministero ha affermato in una dichiarazione tradotta:
"Gli organi di pubblica sicurezza e i dipartimenti industriali e commerciali del paese continueranno a svolgere una rettifica speciale in aree chiave e... si concentreranno sulla distruzione del sistema organizzativo di vendita piramidale, punendo severamente i membri del campo di vendita piramidale, annientando e distruggendo la rete di vendita piramidale e le attività criminali, [e] salvaguardando seriamente i legittimi diritti e interessi del pubblico in generale così come l'ordine economico e finanziario."
La dichiarazione T chiarisce in che misura si concentrerà su schemi che pretendono di coinvolgere una Criptovaluta, rispetto agli schemi piramidali che coinvolgono altri tipi di prodotti.
Detto questo, la menzione segnala che i funzionari applicheranno un controllo approfondito ad alcuni degli schemi coinvolti. In passato, truffe come Gemcoinhanno portatoin migliaia di cittadini cinesi truffati, e OneCoin è noto peravere una presenzaanche in Cina.
Resta anche da vedere se la Cina si muoverà verso editti più incisivi, come dimostrato nel caso del divieto di ICO dell'anno scorso. Come riportato da CoinDesk all'epoca, i funzionari in Cina hanno vietato il modello di finanziamento blockchain, ritenendolo una forma illegale di raccolta fondi.
Nota dell'editore:Alcune affermazioni contenute nel presente rapporto sono state tradotte dal cinese semplificato.
Immagine yuan cinesetramite Shutterstock
Stan Higgins
Membro a tempo pieno dello staff editoriale di CoinDesk dal 2014, Stan è da tempo in prima linea nel coprire gli sviluppi emergenti nella Tecnologie blockchain. Stan ha precedentemente contribuito a siti Web finanziari ed è un avido lettore di poesie. Stan attualmente possiede una piccola quantità (<$500) di BTC, ENG e XTZ (Vedi: Politiche editoriale).
