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Yunbi Bitcoin Exchange è l'ultimo a chiudere dopo la repressione cinese
Yunbi, exchange Criptovaluta con sede in Cina, ha annunciato la chiusura delle sue attività di trading nel contesto di una più ampia repressione nel Paese.
Un altro exchange Criptovaluta con sede in Cina, Yunbi, ha annunciato la chiusura delle sue operazioni di trading nel mezzo di una più ampia repressione all'interno del Paese.
Un avviso sul sito web dell'azienda https://yunbi.zendesk.com/hc/zh-cn/articles/115000152622-%E4%BA%91%E5%B8%81%E7%BD%91%E5%85%B3%E9%97%AD%E4%BA%A4%E6%98%93%E4%B8%9A%E5%8A%A1%E7%9A%84%E5%85%AC%E5%91%8A segue annunci simili fatti dagli exchange BTCC e ViaBTC negli ultimi due giorni, citando una recente dichiarazione normativa che vieta le offerte iniziali di monete (ICO) come motivo della sua chiusura.
Al momento delDichiarazione ICOil 5 settembre, Yunbi ha dichiarato che avrebbe rispettato il divieto rimuovendo tutti i token ICO dalla sua piattaforma, una risposta che evidentemente non è stata sufficiente a proteggere l'exchange da ulteriori restrizioni che sembrano entrare in vigore.
Secondo quanto riferito, tutti gli exchange di Bitcoin e Criptovaluta della Cina hanno ordini ricevutiche dovranno chiudere volontariamente entro la fine della giornata di oggi, 15 settembre.
Si prevede che gli exchange Huobi e OKCoin annunceranno la chiusura entro poche ore.
Immagine del cartello chiuso tramite Shutterstock
Rachel-Rose O'Leary
Rachel-Rose O'Leary è una programmatrice e scrittrice presso Dark Renaissance Technologies. È stata lead tech writer per CoinDesk 2017-2018, occupandosi di Privacy tech ed Ethereum. Ha un background in arte digitale e filosofia e scrive di Cripto dal 2015.
