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Il governo ucraino progetta di mettere all'asta i beni sequestrati su una blockchain

Secondo un rapporto, il Ministero della Giustizia ucraino ha iniziato a testare l'uso della blockchain per mettere all'asta digitalmente i beni sequestrati.

Secondo un rapporto di Reuters, il ministero della Giustizia ucraino ha iniziato a testare l'uso della blockchain per mettere all'asta digitalmente i beni sequestrati.

L'utilizzo della piattaforma verrà ampliato nel corso dell'anno, con l'obiettivo di implementare i registri catastali e delle proprietà statali sulla blockchain entro la fine dell'anno.

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Secondoil rapporto, Il viceministro Serhiy Petukhov ha spiegato:

"Vogliamo rendere il sistema di vendita dei beni sequestrati più trasparente e sicuro, in modo che le informazioni in esso contenute siano accessibili a tutti e che T vi siano preoccupazioni circa possibili manipolazioni".

Per raggiungere questo obiettivo, da aprile il governo ha stretto una partnership formale con la società blockchain Bitfury.

Il CEO di Bitfury, Valery Vavilov, dichiarò all'epoca che "Un sistema governativo sicuro basato sulla blockchain può proteggere miliardi di dollari in asset e avere un impatto sociale ed economico significativo a livello globale, rispondendo all'esigenza di trasparenza e responsabilità".

La partnership rappresenta uno sforzo all’interno dell’Ucraina per modernizzare le istituzioni e ridurre la corruzione attraversotecnologia blockchainIn cambio, le autorità ucraine hanno ottenuto un salvataggio di 40 miliardi di dollari dal Fondo monetario internazionale e da altri donatori, ha riferito Reuters.

Edificio della giustizia in Ucrainaimmagine tramite Shutterstock

Rachel-Rose O'Leary

Rachel-Rose O'Leary è una programmatrice e scrittrice presso Dark Renaissance Technologies. È stata lead tech writer per CoinDesk 2017-2018, occupandosi di Privacy tech ed Ethereum. Ha un background in arte digitale e filosofia e scrive di Cripto dal 2015.

Rachel-Rose O'Leary