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Intesa Sanpaolo sperimenta la conservazione dei dati sulla blockchain

Il conglomerato bancario italiano Banca Intesa Sanpaolo ha testato uno strumento basato sulla blockchain Bitcoin nell'ambito di un tentativo di convalidare i dati di trading.

Il conglomerato bancario italiano Banca Intesa Sanpaolo ha testato uno strumento basato sulla blockchain Bitcoin nell'ambito di un tentativo di convalidare i dati di trading.

La banca, insieme a Deloitte e alla startup Eternity Wall, ha iniziato a testare la nuova proof-of-concept alla fine dell'anno scorso.

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Al centro del progetto c'è l'open sourceOpenTimestamp protocollo, sviluppato dal collaboratore Bitcoin CORE Peter Todd, che Eternity Wall ha poi implementato <a href="https://blog.eternitywall.it/2016/06/24/announcing-opentimestamps-support/">https://blog.eternitywall.it/2016/06/24/announcing-opentimestamps-support/</a> . Utilizza la blockchain Bitcoin come mezzo per autenticare le transazioni, creando una traccia di record disponibile al pubblico per un successivo riferimento.

Carlo Brezigia, responsabile della sicurezza informatica della banca, ha spiegato:

"I dati rilevanti sono stati sottoposti ad hashing per produrre un breve identificatore univoco, un digest, equivalente alla sua impronta digitale. Questa impronta digitale è stata associata a una transazione blockchain e quindi registrata sulla blockchain: l'immutabilità della blockchain fornisce una marcatura temporale robusta e non confutabile che dimostrerà sempre senza alcun dubbio l'esistenza di quei dati in quello stato specifico in quel preciso momento."

Secondo Deloitte, la banca ha testato lo strumento tra ottobre e febbraio e l'azienda ha affermato che i piani futuri includono il supporto per più blockchain, potenzialmente anche quelle private.

La sperimentazione dimostra in particolare la volontà da parte di un istituto finanziario regolamentato di sperimentare una blockchain pubblica. In una dichiarazione, Gianni Cavallina, responsabile dell'acceleratore di innovazione al dettaglio della banca, ha parlato sia dell'interesse nel testare tali protocolli oltre il caso d'uso della valuta digitale.

"In particolare, considerando le blockchain pubbliche, stiamo esplorando l'applicabilità di diversi casi d'uso, astraendo dal valore della sua valuta digitale nativa. La notarizzazione è ONE delle applicazioni più interessanti", ha affermato Cavallina.

Intesa Sanpaolo, membro del consorzio di contabilità distribuita R3, ha testato in passato una serie di casi d’uso della blockchain, tra cuiFinanza del commercio E identità digitale.

Immaginetramite Shutterstock

Correzione:Errore grammaticale

Garrett Keirns

Garrett Keirns è uno stagista editoriale presso CoinDesk. Nel 2011, ha co-fondato il Cincinnati Bitcoin MeetUp. Prima di CoinDesk, ha contribuito alle pubblicazioni relative a Bitcoin CoinReport.net e News. Bitcoin.com. Garrett detiene valore in Bitcoin e ha utilizzato altre valute digitali. Fornisce inoltre servizi di consulenza blockchain ad almeno ONE individuo che ha investito nello spazio. (Vedi: Politiche editoriale). Seguici Garrett qui: @garrettkeirns. Invia un'e-mail a garrett@ CoinDesk.com.

Picture of CoinDesk author Garrett Keirns