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La comunità NFT di Miladys è la controcultura della cultura della cancellazione
Le immagini del profilo inquietanti, ispirate agli anime, invitano a dibattiti sul fatto che i peccati del creatore siano attribuiti alla creazione. Ecco perché la comunità NFT di Miladys è ONE delle più influenti del 2022 secondo CoinDesk.

Se Bored APE Yacht Club fosse stata la Madonna commercialmente rivoluzionaria di NFT,Milady Makerera il G.G. Allin o Seth Putnam della tecnologia: offendere la pietà, confondere i critici e mettere alla prova i confini artistici. (Cercate quei nomi su Google a vostro rischio e pericolo.)
Brevemente onnipresente su Twitterin primavera, gli avatar di Milady, che ricordavano i personaggi degli anime bobblehead, sembravano carini e innocenti a prima vista, anche se le loro pupille dilatate e le sopracciglia alzate lasciavano intendere qualcosa di strano.
Se si guardano solo le statistiche, Miladys, coniata da un misterioso collettivo artistico chiamatoSocietà Remilia, T sembrano poi così influenti. Il prezzo minimo, o il prezzo più basso nella collezione di 10.000 token non fungibili (NFT), ha raggiunto il picco a metà aprilea 1,69 ether (ETH), che all'epoca valevano circa $ 5.000, secondo il sito di dati NFT Price Floor. Al loro apice più avanti quel mese, i Bored Apes più economici venivano scambiati per circa 137 ETH, quindi circa $ 380.000.
Ma questo significa osservare il fenomeno attraverso un foro stenopeico.
Continua a leggere: Presentazione dei più influenti del 2022 di CoinDesk
Le miladys non erano importanti per i soldi che i collezionisti guadagnavano scambiandole, ma per ciò che rappresentavano: una controcultura per cancellare la cultura, unasigilloper l'Extremely Online, un elaborato scherzo interno tra outsider. Invitano conversazioni suse i peccati del creatore debbano essere attribuiti alla creazionee se le parole pubblicate online possano davvero essere dannose quanto bastoni e pietre.
Mentre le inquietanti foto del profilo infantile inondavano i social media,Cinguettio investigatori E giornalisti mainstreamsi è concentrato sull'associazione di Miladys consottoculture internet esoteriche e audacie gli hipster newyorkesi di destra, in particolare il creatore della collezione, noto in vari modi comeCarlotta Zanna, Charlie Fang o Carlo Magno. A maggio, l'autoproclamato CEO di Remilia si è dichiarato il provocatore dietro Miya, un account Twitter i cui post spaziavano daoffensivo per imperscrutabileNello stesso post, Fang si è scusato per aver "avvelenato l'atmosfera" con il suo "bagaglio tossico" e ha detto che avrebbelasciare il progetto.
Mentre Fang ha affermato cheinsulti E teorie cospirative antisemiteha postato solo roba da trollarte performativae che non aveva tali opinioni, c'erano cose più inquietantiaccuseche ha mandato messaggi agli adolescentiincoraggiandoli a suicidarsiTali affermazioni non sono mai state provate in modo conclusivo e i membri della comunitàconfutatoloro in grande dettagliosu Twittere una lunga metà novembrePost di sotto-stack.
Continua a leggere: Tutto quello che hai sempre voluto sapere su "Miladys" ma non hai mai osato chiedere
A differenza dei ricchi collezionisti di NFT che ostentavano i loro costosi Bored Apes o CryptoPunks sui loro profili Twitter durante il boom, i proprietari di Milady non sembravano essere motivati dallo status. Fang incoraggiava persino le persone a usare l'arte senza acquistare i token. "Se non te lo puoi permettere, fai clic destro e salvane ONE , a chi importa", ha detto. twittato.
Piuttosto, per gli account in gran parte pseudonimi che li mostrano, un Milady PFP è una licenza per la malizia online e l'espressione senza limiti. "Puoi fare affermazioni che T ti rappresentano. Puoi mettere "mi piace" a ogni post. Puoi postare duecento volte al giorno, come hanno fatto molti membri della comunità Milady al culmine del progetto", ha scritto Ginerva Davis in una critica profilodi Fang sulla rivista Palladium.
Quindi, mentre la controversia sulle buffonate di Fangha fatto crollare il prezzo minimo(temporaneamente), le Miladys continuano a vivere, postando in modo sovversivo negli angoli oscuri di Internet, al di là della comprensione dei controllori dei social media.
AGGIORNAMENTO (22 gennaio, 20:00 UTC):Aggiunge informazioni e link al settimo e decimo paragrafo.
Marc Hochstein
As Deputy Editor-in-Chief for Features, Opinion, Ethics and Standards, Marc oversaw CoinDesk's long-form content, set editorial policies and acted as the ombudsman for our industry-leading newsroom. He also spearheaded our nascent coverage of prediction markets and helped compile The Node, our daily email newsletter rounding up the biggest stories in crypto.
From November 2022 to June 2024 Marc was the Executive Editor of Consensus, CoinDesk's flagship annual event. He joined CoinDesk in 2017 as a managing editor and has steadily added responsibilities over the years.
Marc is a veteran journalist with more than 25 years' experience, including 17 years at the trade publication American Banker, the last three as editor-in-chief, where he was responsible for some of the earliest mainstream news coverage of cryptocurrency and blockchain technology.
DISCLOSURE: Marc holds BTC above CoinDesk's disclosure threshold of $1,000; marginal amounts of ETH, SOL, XMR, ZEC, MATIC and EGIRL; an Urbit planet (~fodrex-malmev); two ENS domain names (MarcHochstein.eth and MarcusHNYC.eth); and NFTs from the Oekaki (pictured), Lil Skribblers, SSRWives, and Gwar collections.
